La scelta dell’aeromodello

Per cominciare possiamo dividere i modelli di aerei radiocomandati in due grandi famiglie:

a. Ad ala alta: l'ala è posta sopra la fusoliera garantendo una maggiore stabilità di volo; è come se l'aereo fosse appeso ad un filo attaccato nella parte superiore della fusoliera. Questo tipo di modello è quello indicato per un principiante.

b. Ad ala bassa: l'ala è posta sotto la fusoliera consentendo una più rapida manovrabilità a discapito però della stabilità.  I modelli acrobatici sono generalmente ad ala bassa ma se ne trovano anche ad ala media (l'ala è posta nella parte mediana della fiancata della fusoliera). I modelli ad ala bassa sono più indicati per piloti esperti e quindi sconsigliati per i principianti.

Fatta questa prima distinzione vediamo ora le caratteristiche di volo del modello. Anche in questo caso possiamo distinguere due grandi famiglie:

a. Alianti (o veleggiatori): vengono portati in quota con sistemi che possono variare a seconda dei casi:

- un motore a scoppio con una quantità limitata di miscela; una volta terminato il carburante l'aereo comincerà a volare sostenuto dalla forza delle correnti termiche e starà nella bravura del pilota farlo rimanere in aria più tempo possibile.

- un motore elettrico che può essere messo in funzione attraverso un canale specifico del radiocomando permettendo in questo modo più salite e discese in uno stesso volo.

- lancio attraverso un verricello: è questo un sistema poco utilizzato e che prevede l'utilizzo di un cavo che viene avvolto in un verricello posto ad una certa distanza dal punto iniziale del decollo. L'aliante comincerà a salire e una volta raggiunta la verticale del punto di avvolgimento del cavo si sgancerà permettendo al modello di veleggiare. Una variante è quella di avere un'altra persona che tenendo in mano il cavo al quale è collegato il modello e correndo porta in quota il modello. Lo sgancio avviene  come per il sistema a verricello.

- parapendio: è questo forse il sistema più suggestivo del volo a vela. Bisogna trovare un luogo con un pendio e lanciarlo a mano. Le correnti termiche che risalgono il pendio permettono dei voli anche molto lunghi. In questo caso, come nel precedente, il modello non ha bisogno di motore, rendendone l'aspetto altamente realistico.

- traino attraverso un altro aeromodello: è un sistema raramente utilizzato anche per l'alto rischio di cadute e danneggiamento dei modelli, ma è sicuramente l'unico metodo che rispecchia la realtà.

b. Aerei acrobatici: vengono anche detti "pluvi" perché necessitano di più canali per il volo. Come dice il nome stesso, con questo modelli di aerei è possibile effettuare acrobazie ma permettono anche un volo tranquillo e quindi non sono da escludere a priori nella scelta del modello di un principiante.

Molti aeromodellisti cominciano la loro "carriera" di piloti con un aliante in quanto è possibile il loro pilotaggio mediante l'utilizzo anche di due soli canali: uno per il timone direzionale e uno per la profondità (per aumentare e diminuire la quota di volo).
Ciò permette di concentrarsi su due soli possibili movimenti consentendo di fare pratica prima di passare a pilotaggi più complessi, con più possibili movimenti (motore e alettoni, ad esempio).